Cultura

La Lucania offre un’ampia scelta di manifestazioni culturali, soprattutto relative alla tradizione contadina che sopravvive tutt’oggi nello scorrere tranquillo della quotidianità della vita rurale, scandita da ritmi secolari, ancora legati all’alternarsi del tempo e delle stagioni. Quella stessa “Way of life” codificata dalla dieta Mediterranea e promossa dal movimento dello Slow Food. I siti archeologici della regione mostrano testimonianze di ogni periodo storico relativo alla storia umana, dalla preistoria ai giorni nostri. Presso i Comuni di testimonianze di insediamenti osci e lucani

Nel metapontino, dominato dalle imponenti “Tavole Palatine”, troviamo le vestigia della civiltà greca con Siris, Eraclea e Metaponto e il ricco Museo Archeologico di Poliporo mentre a Grumentum si visitano i resti della città, prima lucana e poi romana, teatro di scontri tra le truppe di Annibale e l’esercito Romano.

I Monaci Basiliani hanno lasciato, oltre al nome della Regione, notevoli vestigia della loro presenza, testimoniata da tanti siti religiosi e dalla presenza di Chiese Rupestri che tra i Sassi di Matera offrono uno spettacolo notevole. Inoltre in seguito al loro insediamento, in Lucania è notevole la presenza di Santuari che si rifanno ad Immagini Sacre Bizantine, di cui il Massimo esempio è la Famosa Madonna Nera di Viggiano, oggetto di culto da parte di tutte le genti del Sud e protettrice della Regione. Viggiano conserva anche una secolare tradizione musicale, legata all’arpa, al flauto ed al violino, per cui i suoi abitanti sono noti in tutto il mondo. La tradizione dei musicisti itineranti e dei tanti talenti musicali che il paese ha dato al mondo sono ripercorsi annualmente dal Festival e del Concorso Internazionale di flauto intitolato a Leonardo de Lorenzo insieme ad un Festival di musica moderna, il “Viaggiano Jazz”.

Il Medioevo è rappresentato dalla notevole figura di Federico II che ha lasciato testimonianze di se in ogni angolo Lucano, eminentemente nel melfese, sia con leggi che sono alla base dei rapporti umani dei successivi secoli, sia con costruzioni che ancora oggi ci stupiscono per lo splendore della cultura di cui lo “Stupor Mundi” si era circondato in ogni branca del sapere. Inoltre la sua passione per la Caccia con il Falcone,compendiata nel suo testo “De ars venandi cum Avibus” viene mirabilmente commemorata presso il Parco della Foresta Grancia con spettacolari evoluzioni di falchi e manifestazioni in costume.